mercoledì 26 maggio 2010

La relatività di una notizia

Sul sito dell'AdnKronos è apparsa oggi una notizia proveniente addirittura dal Pentagono.

Un nuovo attacco da parte di terroristi di qualche tipo? Nulla di così allarmante anche se molto preoccupante: il problema della spazzatura spaziale.

Per chi non ne fosse a conoscenza, l'uomo ha trovato il mezzo di sporcare anche lo spazio. Vettori usati, satelliti in disarmo e altre amenità, orbitano sopra le nostre teste.
Paradossalmente non sono i relitti più grandi a preoccupare, se non per eventuali traiettorie di rientro terminanti sopra centri abitati, ma quelle più piccole, viti bulloni, mattonelle di protezione termica e simili. Dal momento che viaggiano a una considerevole velocità (inutile tediarvi con cifre), si comportano come proiettili quando colpiscono un altro corpo artificiale, come ad esempio i satelliti.

Ed ecco a voi il titolo in tutta la sua gravità:

Pentagono: "La spazzatura spaziale minaccia i satelliti, Mondiali a rischio"

Ma te guarda! Ci avevano fatto credere che agli statunitensi non importasse questo granché del Soccer e invece!

Non è che il Pentagono si preoccupa del Mondiale, ma del fatto che se continuiamo in questo modo, non sarà più possibile, non solo mettere in orbita un satellite per le comunicazione, meteorologia e per farci arrivare sani e salvi al supermercato all'angolo, ma anche lanciare nello spazio qualsiasi tipo di missione verso altri pianeti (possibilmente da non inquinare).

Questo è il problema, altro che vedere Sudafrica vs Messico.
Resteremmo tagliati fuori dall'esplorazione spaziale e dovremmo tornare a stendere miglia e miglia di cavi sottomarini per parlare con altri continenti, altro che navigare in rete!

Ma si sa! Se la notizia riguarda 22 semianalfabeti che rincorrono un pallone viene letta; se riguarda la modifica di uno stile di vita, che si fottano tutti!

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