tag:blogger.com,1999:blog-74049189204859468042024-03-05T06:24:50.294+01:00The Walking ShadowI pensieri (bislacchi) di uno che non è come lo si vedeGodai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.comBlogger126125tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-45707090714341500492022-06-08T11:25:00.000+02:002022-06-08T11:25:00.589+02:00Ciao Fratello<p>Ieri te ne sei andato.<br />
Sembra ieri quanto, quasi sedici anni fa, sei arrivato nelle nostre vite.</p>
<p>Non è mai stato facile stare vicino a te, ma riuscivi sempre a strapparci un sorriso.<br />
Anche il penultimo giorno, nonostante tu fossi palesemente affaticato e avessi problemi a respirare, ci hai fatto sorridere col tuo stare in equilibrio con la testa sul filo della tua scodella, dalla quale non ti allontanavi quasi mai, e dalla quale sorbivi litri e litri di acqua che, come novella coperta di Linus, non scordavi mai di bere prima e dopo ogni uscita e, quando oramai malato, sopportavi stoicamente l'applicazione delle medicazioni.</p>
<p>Certo, non scorderò mai gli ultimi anni, durante i quali, da affaccendato esploratore del mondo, sei diventato un lento e burbero osservatore delle vicende altrui. Ma per me resterai sempre il compagno di giochi. Quante volte mi sono nascosto nel parco e tu, giravi come una trottola, correndo a destra e sinistra, preoccupandoti che fossi andato via.</p>
<p>Non era facile essere tuo amico; bastava un piccolo malinteso e tu tagliavi immediatamente i ponti con la controparte. Hai avuto però degli amici inaspettati tra coloro che, a rigor di logica, avrebbero dovuto allontanarti. Uno su tutti Ulisse.<br />
Ricordi? La sera prima della tuo passaggio sul ponte dell'arcobaleno, si è avvicinato arrivando nel parcheggio dove c'è l'aiuola devi eri solito sostare per rinfrancarti dopo il faticoso cammino. Forse, già provato, non te ne sei reso pienamente conto fosse la. Forse era venuto a salutare un vecchio amico che, per una banale quisquilia, lo aveva allontanato.</p>
<p>Anche quando eri amico di qualcuno, ti limitavi a fugaci saluti e poi via, ognuno per la sua strada, perché avevi sempre da fare. Mica potevi perdere tempo; forse eri conscio del fatto che non saresti restato tanto su questa terra.</p>
<p>Questo non ha mia limitato il tuo spirito.<br />
Non eri grande nel fisico, ma il tuo coraggio nel frapporsi tra i tuoi cari e un pericolo, più o meno reale, non lo hai mai perso col passare degli anni. <br />
Ricordo quando il cane del vicino, quello che non perdeva l'occasione per abbaiarti contro, lo ha fatto contro di me.Tu, che lo hai sempre ignorato, ti sei frapposto tra me e quel cane. Incurante del fatto che non potesse in alcun modo, farmi del male, ti sei gettato nella mischia e non avresti permesso si avvicinasse, anche a costo di farti azzannare.</p>
<p>A volte mi sono arrabbiato con te, come credo sia normale tra fratelli. Sai anche che molte volte, non eri tu il destinatario dei miei strali, ma nostro padre. Non ho mai capito come tu potessi cercarlo sempre; come tu anelassi una sua carezza, un suo gesto. Lui che, specialmente durante l'ultimo anno, ti ha ignorato quasi totalmente; le uniche interazioni tra voi due era quanto ti urlava contro perché avevi sporcato a terra.<br />
Cazzo! Non si rendeva conto che, con l'anomala crescita ghiandolare che stavi subendo, non potevi evitare di perdere, se non sangue, linfa e che, nonostante le medicazioni e i tamponamenti, era inevitabile che qualcosa finisse sul pavimento?</p>
<p>L'unica persona che è sempre riuscita a mettere pace tra noi è stata Maria Catena.<br />
Lei era in grado di distendere gli animi di tutti. Tu l'adoravi. Ricordo che quando andavo al lavoro, tu aspettavi che lei terminasse la preparazione mattutina e poi, cercavi in tutti i modi a convincerla a uscire fuori. Quante volte, giocando a inseguirla, le hai macchiato o lacerato i vestiti. Quando eri preso dal gioco, non riuscivi a controllare la tua forza. Lei si è sempre divertita a farlo e non le importava.<br />
Anche quando ti attardavi a fare i "tuffi" nel torrente presente nel parco. Una volta siete stati redarguiti perché siete tornati tardi a casa da nostro padre; padre poi rimasto stupito del fatto che, quando uscivate insieme, non eri solito giocare in maniera così spensierata.</p>
<p>Adesso non sei più tra noi. Solo stamattina ho preso completamente coscienza del fatto.</p>
<p>Stamattina mi sono svegliato alla solita ora, le 05.30 circa. Oramai da mesi non avevo più bisogno della sveglia per alzarmi e, prima di provvedere alle mie esigenze, venire da te, svegliarti, prendere i tuoi sbuffi di rimbrotto perché, forse, avresti preferito aspettare, sorbire le tue medicine, eventualmente pulirti, farti uscire per la tuo giro mattutino e poi, una volta tornati a casa, disinfettare la tua ferita e darti un poco di colazione.<br />
Stamattina non avevo nulla di tutto questo da fare. Nulla. Se non vestirmi e scendere a fare colazione, dove ho trovato lui; lui che già ieri voleva iniziare a togliere da casa ogni segno della tua esistenza. Non gli ho permesso di farlo. Tra qualche giorno, magari stasera, ce ne occuperemo Maria e io. Puliremo quello che deve essere pulito, riporremo quanto ingombra e non serve più (purtroppo), butteremo quanto di irrecuperabile c'è, doneremo il tuo cibo speciale a quanti ne potranno beneficiare, serberemo gelosamente per noi i tuoi oggetti personali, oltre ai nostri ricordi.</p>
<p>Ci sarebbero mille e mille cose da dire, infiniti ricordi da rivangare, moltissimi rimpianti e liti da riparare; ma non ho più la forza o la possibilità di farlo.<br />
Spero che, nel posto dove sei andato, tu possa avere tutto quello che abbia mai sognato e anche di più. Noi resteremo qui, nel tuo ricordo.</p>
<p align="center"><b>Ciao Buck. Ciao Amico mio, Ciao Fratello.</b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNB8POkTJUujXeOS2Bk_zXbNIq4llcZWnhq6HwuSwlhijbztCUDELd50u_Y8hisgajcn80qNWaQom6W1Utf3gL-vAO_X_9QJ0V4AE0vIxVW0Arrs_IN_HKzUsSLo16djnEx5imD0PUPPCH2XlEvPNOoeEAYjb0mRDsP8Xw5KRteXnE4DV4ZxiBfg/s1280/FUo8uwAXEAAk1AX.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNB8POkTJUujXeOS2Bk_zXbNIq4llcZWnhq6HwuSwlhijbztCUDELd50u_Y8hisgajcn80qNWaQom6W1Utf3gL-vAO_X_9QJ0V4AE0vIxVW0Arrs_IN_HKzUsSLo16djnEx5imD0PUPPCH2XlEvPNOoeEAYjb0mRDsP8Xw5KRteXnE4DV4ZxiBfg/s320/FUo8uwAXEAAk1AX.jpg" width="180" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioEg_6viRiWC1qoqFBB0eJCMiigUUwJg6b5vxtWEpAxWvVJQUYd2pAFZKnmysHzPbvLFDhNptGxAisonTBumjalw37h7Dsbci2iq1y-zx7Ht0_qlcM9AHBiXEQJfbvvMNHa6UxID8wpj4yOm1iH-NO6AaZfs9PCcaTuHUo8N4IKlX1knOpTJaTUQ/s2048/FUo8wq-XoAA6WIe.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioEg_6viRiWC1qoqFBB0eJCMiigUUwJg6b5vxtWEpAxWvVJQUYd2pAFZKnmysHzPbvLFDhNptGxAisonTBumjalw37h7Dsbci2iq1y-zx7Ht0_qlcM9AHBiXEQJfbvvMNHa6UxID8wpj4yOm1iH-NO6AaZfs9PCcaTuHUo8N4IKlX1knOpTJaTUQ/s320/FUo8wq-XoAA6WIe.jpg" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEm_2kEQhYynExkyOIjEJVFeuiCSKP9YLMapDvXCnKkRxGJYBehZxh61a0TjoIsYPxlhbAHCltSveDLbgUrH8FZQWNdqpeCBTTHBfM7-K51whBCgC823RZtG8iq4Q5Ss5VjkMvHFO1KDXuddbn7bGMHxPqthHkxB2Ja1E6scz6ALQyWvgSaifHIw/s2048/FUo8z-MXoAEtmYb.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEm_2kEQhYynExkyOIjEJVFeuiCSKP9YLMapDvXCnKkRxGJYBehZxh61a0TjoIsYPxlhbAHCltSveDLbgUrH8FZQWNdqpeCBTTHBfM7-K51whBCgC823RZtG8iq4Q5Ss5VjkMvHFO1KDXuddbn7bGMHxPqthHkxB2Ja1E6scz6ALQyWvgSaifHIw/s320/FUo8z-MXoAEtmYb.jpg" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0wwMENnjdog1DDTpsFqOW-9uJPHcLM5ILZaNiKx8nSczWi0zLNbmki35FdbDKdXhkAeq_tKZR30226HcypBaICRsYaPsacD_-WyU0gIgq3Bb4tLoCX4fK6BXg2MocH0DbeSnHkFWOz5xY-mGiGTBHfVsW30sV9H2aWwUm4r4Ygps_EW-hJCtONQ/s2048/FUo82E5WAAA8Dwl.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0wwMENnjdog1DDTpsFqOW-9uJPHcLM5ILZaNiKx8nSczWi0zLNbmki35FdbDKdXhkAeq_tKZR30226HcypBaICRsYaPsacD_-WyU0gIgq3Bb4tLoCX4fK6BXg2MocH0DbeSnHkFWOz5xY-mGiGTBHfVsW30sV9H2aWwUm4r4Ygps_EW-hJCtONQ/s320/FUo82E5WAAA8Dwl.jpg" width="320" /></a></div><br /><p><br /></p><p><br /></p><p> </p><p> </p><p> </p><p> </p><p></p>Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-61694887893381189412022-04-28T18:45:00.001+02:002022-04-28T18:45:00.209+02:00Quante ragnateleCome avrebbe detto il mio nonno, <blockquote><i>Madosca, quante ragnatele!</i></blockquote><p>Effettivamente sono anni che non scrivo più su queste pagine. Molto più da fare, stanchezza mentale, poca voglia di stare a scrivere lunghi testi, passaggio a social con pochi caratteri a disposizione...</p><p>Oggi mi è venuta voglia di tornare a guardare queste pagine e mi sono detto "Perché no?" </p><p>Speriamo di non veder passare altri anni prima del prossimo post. Per adesso vi saluto.<br /></p>Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-89576642269083156402018-08-02T10:25:00.000+02:002018-08-02T10:31:17.450+02:00Ieri - 2 Agosto 1980E anche oggi, come tutti gli anni, siamo arrivati al giorno in cui sarei dovuto morire. Quel <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Bologna" rel="nofollow" target="_blank">2 Agosto 1980</a> sarei dovuto essere anche io alla stazione di Bologna. Solo il fatto che mio padre avesse un giorno di ferie e decidesse di accompagnarmi in auto a casa dei nonni del mio migliore amico, invece di farmi viaggiare in treno nonostante avessi già il biglietto, mi permette di essere ancora vivo.<br />
<br />
In questi anni molte volte, così come accade nel film “<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/La_vita_%C3%A8_meravigliosa" rel="nofollow" target="_blank">La vita è meravigliosa</a>” ho pensato a cosa sarebbe cambiato nella vita delle persone che ho conosciuto prima e dopo quel momento.<br />
Chissà cosa sarebbe accaduto ai miei genitori, agli amici se non fossi stato lì a sviare i corsi delle loro vite. Sarebbero state peggiori o migliori? Avrebbero raggiunto traguardi impensabili o non sarebbero cambiate per nulla?<br />
Non lo sapremo mai.<br />
<br />
In realtà tutta la mia vita da allora potrebbe essere solo un’eco dei residui impulsi elettrici del mio cervello morente e tutti voi solo immagini catturate nel passato dalla mia vista, similmente a quanto accade durante i sogni.<br />
<br />
Questo potrebbe quindi spiegare il perché, periodicamente, si riproponga una deriva di stampo razzista. Un mio ex collega direbbe “Ovvio! La merda galleggia”, ma non credo basti come risposta.<br />
Sembra quasi ci sia un ciclo trentennale in cui vengono recuperati simboli e iconografia di epoche passate per controllare, ora la plebe, ora i contadini, ora l’elettorato tutto.<br />
<br />
A cosa si tenda è ovvio. Come diceva <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Mignolo_e_Prof." rel="nofollow" target="_blank">Il Prof a Mignolo</a> “Tentare di conquistare il mondo”. Cosa ci sarà poi di bello nel farlo o nell’ottenerlo non lo capirò mai. Come non capirò mai perché certe persone debbano pensare di poter prevaricare gli altri solo perché sono più o meno alti, più o meno biondi, più o meno neri.<br />
<br />
In ogni campo io sono per permettere a tutti di essere come vogliano, purché non ledano i diritti o la libertà di qualcun altro. Posso discutere con tutti purché si parta da dati certi e non valutazioni pro domo propria. (Amici latinisti, sono certo sia errata, ma pro domo sua ci stava male.)<br />
<br />
Il razzismo, come la <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Frenologia" rel="nofollow" target="_blank">Frenologia</a>, è roba arcaica, sorpassata, entità residuale delle origini animali dei nostri antenati, così come il riflesso fisico dell’eccitazione sessuale ha origine dall’antenato rettile.<br />
Forse, tra qualche anno, decennio, secolo, i razzisti saranno estinti come i <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Uomo_di_Cro-Magnon" rel="nofollow" target="_blank">Cro Magnon</a>.<br />
<b>Sino ad allora il prezzo della libertà sarà l’eterna vigilanza.</b>Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-86500277790953329002016-09-09T13:33:00.001+02:002016-09-09T13:33:33.033+02:00Envoys of Beauty<img src="http://66.media.tumblr.com/1699bddde10799ef0f6055ac5c7b3530/tumblr_od8dyaYgke1r47eoto1_500.jpg" /><br />
<br />
<h2>Envoys of Beauty</h2>
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from Tumblr http://godai71.tumblr.com/post/150160957281<br />
Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-85874019175801588632016-08-30T11:16:00.000+02:002016-08-30T11:16:28.480+02:00Potrebbe essere peggio. Potrebbe piovere...Ieri se n'è andato un altro protagonista di uno dei miei film preferiti.<br />
<br />
Purtroppo <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Gene_Wilder">Gene Wilder</a>, grandissimo protagonista di quella perla che è "<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Frankenstein_Junior">Frankenstein Junior</a>" se ne è andato.<br />
<br />
Forse più conosciuto al grande pubblico per film di non alto livello come "Non guardarmi: non ti sento" e "Non dirmelo... non ci credo", ottenne la fama per la sua interpretazione del protagonista nel film "Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato". Personalmente non amo questa pellicola perché non sopporto i musical e odio l'attore che interpretava il bambino che sembrava un vecchio.<br />
<br />
Per me rimane solo Frederick Frankenstin, il nipote del celebre creatore del Mostro.<br />
<br />
Voglio ricordarlo con qualche estratto dalla sua migliore interpretazione. <br />
<br />
<iframe width="420" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/olKKWG3HwOg?rel=0" frameborder="0" allowfullscreen></iframe><br />
<br />
<iframe width="420" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/c3uVEcBaz6c?rel=0" frameborder="0" allowfullscreen></iframe><br />
<br />
<iframe width="420" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/z5l3HabnuBQ?rel=0" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-56455709087481808842016-07-25T10:30:00.000+02:002016-07-25T10:30:06.790+02:00Good Morning Vietnam Europa<div style="text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/AwSra5p8MDw?rel=0" width="420"></iframe></div><br />
Vi ricordate il film <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Good_Morning,_Vietnam">Good Morning Vietnam</a> ?<br />
Non voglio dilungarmi sulla storia, quindi se non lo avete visto o non ve la ricordate bene, potete sempre guardarlo o seguire il link.<br />
<br />
Vorrei solo soffermarmi su un paio di punti:<br />
<ul><li>Non si desidera far sapere che la guerra non è limitata al fronte</li>
<li>Non ti puoi fidare di tutti</li>
</ul>In realtà nel momento temporale in cui è ambientato il film non si parla ancora di "Guerra", ma solo di "Azione di Polizia". Che cosa voglia dire quest'ultima espressione se lo chiede, oltre al sottoscritto, anche il protagonista.<br />
<br />
La situazione descritta ricorda purtroppo la situazione che stiamo vivendo in questo periodo storico.<br />
<br />
Ho analizzato i tweet pubblicati in italiano durante gli ultimi atti criminosi di Bruxelles, Nizza e Monaco.<br />
C'è chi afferma che ci troviamo già in guerra, che dovremmo chiudere la porta in faccia allo "straniero", che quelli che sono già tra noi vadano rispediti a casa loro e c'è chi cerca di non fare di tutta l'erba un fascio facendo notare che ci sono molti immigrati extraeuropei integrati più o meno nel nostro tessuto sociale.<br />
Purtroppo si tratta praticamente di un muro contro muro.<br />
<br />
Dico subito che non ho la formula magica che rimette tutto a posto; anche perché la situazione si è incancrenita da anni e anni di reciproci passi falsi.<br />
<br />
L'Europa e gli Stati Uniti d'America hanno in passato e tutt'ora perpetrato una politica coloniale nei confronti di quei paesi che non erano reputati civili. Siamo andati a casa loro, abbiamo imposto i nostri usi per il nostro tornaconto, li abbiamo sfruttati e molte volte li abbiamo uccisi per difesa, per errore o come prezzo equo per colpire avversari; quasi come nei rastrellamenti della seconda guerra mondiale.<br />
<br />
Ci stupiamo quindi che, tra coloro che sono in fuga da situazioni ambientali o politiche disastrose, si trovino anche dei personaggi che non pensano che alla "vendetta"?<br />
<br />
Tra le fasce più derelitte di un corpo sociale cova sempre un sentimento di rancore e una voglia di migliorare la condizione propria o dei propri cari; ed è tra questi individui che i poteri forti, poteri a cui non interessa nulla che tu sia di razza caucasica, mongolica, etiope, americana o malese, che tu creda in Dio, Allah o Geova. Questi poteri sono interessati solo a incrementare il loro potere.<br />
<br />
Tra queste reclute non è escluso che ci siano degli individui che abbiano una morale al di fuori del "normale" o che amino fare del male, anzi. Ma in ultima analisi non sono importanti se non come detonatori per rendere le situazioni più caotiche.<br />
<br />
Se andiamo quindi a vedere bene, non siamo in guerra, Non ci sono due coalizioni che si battono per qualcosa, ma persone che si muovono seguendo uno spirito di rivalsa indirizzato dalle mire altrui verso il caos.<br />
E qui possiamo accendere i riflettori sul secondo punto: la fiducia.<br />
A partire dal regno animale, ci si fida solo del branco, del gruppo; espandendo questo concetto, del vicino, del conterraneo, del connazionale. Di persone che, sotto vari aspetti, somiglino a noi. E questo ci porta a sospettare se non addirittura rifutare tutto quello che è "straniero" o lontano dalla propria cultura. <br />
<br />
Che lo si voglia ammettere o meno, il "razzismo" inteso nella sua accezione più ampia, alberga in ognuno di noi. La cosa strana è che il razzismo, essendo diretto verso il diverso, verso chi non conosciamo, con i mezzi di comunicazione moderni non dovrebbe influenzare le nostre vita, dal momento che siamo in grado di parlare con gente di tutto il mondo.<br />
<br />
Durante la mie esperienza con Mozilla Italia ho avuto modo di conoscere gente dal Nord e Sud America, Africa, Asia ed Europa. Nel palazzo accanto al luogo deve lavoro c'è un centro culturale musulmano. Ho avuto modo di parlare con tutti loro di argomenti al di fuori di quelli limitati all'occasione.<br />
Non ci crederete. Anche loro ridono alle battute, praticano sport, si preoccupano per la salute dei propri cari e se il lavoro non è soddisfacente o manca del tutto. C'è chi è Cattolico, Protestante, Induista, Musulmano, Agnostico o Ateo. Eppure tutti indossano i pantaloni una gamba alla volta.<br />
<br />
Alcuni saranno spie, sabotatori, attentatori? Può darsi. Non sono in grado di saperlo; non sono un esperto di Intelligence come mi pare ci siano tra i falchi dei Social Network. In ogni caso posso dire una cosa: sono come me, come voi, come tutti.<br />
<br />
Proviamo a smettere di pensare a loro come "essere inferiori", a invocare il ritorno alla Santa Inquisizione o alla creazione di "Campi di raccolta" (concentramento forse è parso tanto anche all'autore). Smettiamo di andare a casa loro con il fare di Custer verso i Nativi Americani. Non si risolverà tutto magicamente, perché da centinaia di anni non facciamo che comportarci come il bullo del quartiere.<br />
Posso assicurare che gli attentati non smetteranno, ci sarà sempre il potente che recluterà manodopera tra i "reietti". Volete il meglio per i vostri cari? Andate dallo "straniero" e parlate con lui, confrontatevi. Non fatevi guidare dalle viscere, ma dalla vostra mente. E tutti ne usciranno più ricchi, come il protagonista dl film. <br />
<br />
Un nemico non è per sempre, un amico si.<br />
<br />
E ricordate! <br />
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci." E non sono parole mie, ma di un ebreo non molto famoso, Isaac Asimov.Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-41366449551542543622015-03-01T15:30:00.000+01:002015-03-01T17:52:03.510+01:00Fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto primaEra la fine degli anni '70 e girando la manopola (ebbene sì, miei piccoli amici, c'è stato un tempo in cui ci si doveva alzare per cambiare canale) del vecchio televisore presente nel tinello di casa dei miei genitori, mi imbatto in questo <i>strano</i> telefilm.<br />
<br />
Non ho memoria di quale fosse il titolo del mio primo episodio di Star Trek, probabilmente si trattava di "<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Episodi_di_Star_Trek_%28serie_televisiva%29_%28prima_stagione%29#Oltre_la_galassia">Oltre la galassia</a>" (Where No Man Has Gone Before). Non ero ancora il divoratore di fantascienza che sarei diventato in futuro, e rimasi affascinato dal fatto che, quando si si trova ad affrontare problemi più grandi di noi, alla fine esiste sempre una possibilità di risolverli.<br />
<br />
Come tutti rimasi inizialmente colpito dalla figura del capitano Kirk, ma piano piano cominciai a ritrovarmi nel personaggio del signor Spock.<br />
Era parte di una comunità di persone ma in fondo era solo, anche se per lui non era un problema in quanto non era soggiogato dalle umane emozioni. Mi colpì il fatto che non ci si trovasse davanti a un essere che era uno scimmiottamento di un computer, ma di un personaggio che aveva un suo spessore, probabilmente l'unico nella serie ad avere una vera terza dimensione e non essere solo una serie di piani paralleli ognuno con un aspetto diverso.<br />
<br />
Durante la serie non si lesinano colpi alla sua origine non umana (alla faccia della Federazione Unita dei Pianeti) ma alla fine si lascia splendere il fatto che la mancanza di emozioni non è sempre una cosa negativa, ma che anzi, ci aiuta a focalizzare i problemi e a trovare la soluzione più logica.<br />
<br />
A differenza di molti bambini, non ho mai sognato di fare l'astronauta ma di analizzare i problemi e trovare una soluzione logica e lineare. In un certo senso mi sento un Vulcaniano mancato. Sono affascinato dalla sua compostezza e, infatti, l'episodio che meno amo della serie originale è Al di qua del paradiso (This Side of Paradise) in cui vediamo uno Spock in preda alla proprie emozioni.<br />
<br />
Col passare degli anni ho seguito tutte le varie peripezie della Federazione (ad esclusione, ovviamente, del reboot) e non ho trovato molti alieni così ben caratterizzati. Tenendo conto degli anni in cui è stata girata le serie originale di Star Trek, <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Leonard_Nimoy">Leonard Nimoy</a> ha fatto una spettacolare interpretazione portandoci verso pianeti sconosciuti e facendoci capire che la differenza non è una cosa da evitare ma un arricchimento della comunità.<br />
<br />
La sua morte ho riempito di tristezza il mio cuore. Con lui finisce un'epoca di fantasia e viaggi che sino ad allora non erano neppure immaginabili. Purtroppo c'è molta meno logica nell'universo e non ternerà più.<br />
<br />
Alla fine, pur non avendo mai avuto l'onore di incontrar Leonard Nimoy di persona, non posso che fare mie le parole che il suo collega George Takei.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMXP6DlVwOreqZTVjc6r0KpMX8UsfTHvWZO-StfUyebCRuslnACWnOls0hQd-iTVPdk8NFwzZISJ4NGfAh3H1KXqkTwULjGCkApMuW5SwmdzOCfx-qOBVvTovPSBLPDzMiaZdGHhD5IA/s1600/Spock.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMXP6DlVwOreqZTVjc6r0KpMX8UsfTHvWZO-StfUyebCRuslnACWnOls0hQd-iTVPdk8NFwzZISJ4NGfAh3H1KXqkTwULjGCkApMuW5SwmdzOCfx-qOBVvTovPSBLPDzMiaZdGHhD5IA/s400/Spock.png" /></a></div>
<br />
<br />
Io, nel mio piccolo, posso solo limitarmi a un "Live long and prosper, Mr. Spock"<br />
<br />
<br />Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-45576394115233346952014-08-22T09:00:00.000+02:002014-08-22T09:06:06.091+02:00Tony Hadley: un uomo per tutte le stagioni<div class="post-body">
Dopo molto tempo, una decina di anni credo, sono tornato ad andare a un concerto.<br />
Scordatevi le folle oceaniche e gli stadi col prato affollato; non credo
troverò più alcun cantante che non sia di “nicchia“ che mi invogli ad
andarlo a vedere dal vivo. Parlo di quei “piccoli“ concerti che si
svolgono le sere d'estate nelle località rivierasche.<br />
<br />
L'occasione è stata che, il giorno del compleanno di una persona cara, si svolgesse nelle vicinanze, e più in particolare a <a href="http://www.villabertelli.it/" target="_blank">Villa Bertelli </a>a Forte dei Marmi, lo spettacolo di un certo <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Tony_Hadley" target="_blank">Tony Hadley</a>,
lo “Spandau Ballet performing live with his band“(Vorrei dire due
parole a chi redige i testi, ma ho troppo caldo e lascerò passare, per
questa volta).<br />
<br />
Per quei pochi e spero limitati solamente a giovani imberbi che non
sapessero chi fosse Tony Hadley, ricordo solamente che si tratta del
frontman degli<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Spandau_Ballet" target="_blank"> Spandau Ballet</a>, band che ha guidato il movimento new romantic e che, negli anni 80 si divideva il favore del pubblico con i <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Duran_Duran" target="_blank">Duran Duran</a>.<br />
<br />
Sinceramente ero dubbioso se andare, o meglio farmi trascinare a questo
spettacolo. Ai tempi, pur ascoltando le canzoni degli Spandau, non mi
riconoscevo in quella scuola di pensiero e di moda e forse propendevo
per il loro rivali.<br />
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3p7HhfX9pFHDHId6jRzACJiYOdMmgyzNEAxOZIU42LOvGgXew1LdR9emY1c9xzcF7z0dB2YRIGUco4xSvfR_QfPMQBxzU8l-ZJ3gAcv6tqBMPHClmqtCbe4CFBqGt2j-iVqY7gtyAKA/s1600/IMG_1428.JPG" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Un momento dello spettacolo (foto di Mary Chain)" border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3p7HhfX9pFHDHId6jRzACJiYOdMmgyzNEAxOZIU42LOvGgXew1LdR9emY1c9xzcF7z0dB2YRIGUco4xSvfR_QfPMQBxzU8l-ZJ3gAcv6tqBMPHClmqtCbe4CFBqGt2j-iVqY7gtyAKA/s1600/IMG_1428.JPG" title="" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un momento dello spettacolo (foto di Mary Chain)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
In ogni caso sono andato con la mente aperta e disposto a passare una
bella serata, sperando di non ritrovarmi in mezzo a una masnada di
groupie quarantenni intente a lanciare reggiseni e mutande sul palco. In
effetti qualche signora ricadente in tale categoria si è presto
palesata, ma tranne una bionda col caschetto che, per qualche istante ho
pensato si mettesse in tenuta adamitica e saltasse sul palco, è stato
tutto molto calmo, anche se caldo.<br />
<br />
La generazione più rappresentata era, manco a dirlo, quella sui
quaranta/cinquanta, ma ho visto molte persone di massimo venti,
venticinque anni che si divertivano, cantavano e ballavano al ritmo di
musiche che sono state scritte quando loro non erano ancora nate.<br />
<br />
Devo confessare che sono rimasto stupito dalla performance di Tony
Hadley; voce ancora potente, anche se per qualche acuto strappagola si è
aiutato con la corista che era contemporaneamente, la percussionista
della band. Si perché, a differenza di altri, lui non ha smesso di
cantare e anche durante il periodo di scioglimento della band, ha
continuato ad esibirsi. Ovviamente da noi, che siamo la discarica
musicale d'europa, è stato dimenticato sino al 2009 quando ha duettato
con Caparezza nella canzone <a href="http://youtu.be/8lmVZstFqlU" target="_blank">Goodbye Malinconia</a>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Peccato solo che <a href="http://www.villabertelli.it/la-villa/" target="_blank">la location</a>
sita in mezzo alle case, porti a una chiusura del concerto alle 23.30
circa con un'ora e quaranta di musica e bevute. Bevute si! Quando il
cantante si presenta sul palco con tumbler pieno di gin (oppure vodka),
poi chiacchiera col pubblico dicendo che “adesso è il mio momento Jack“
scolandosi un altro bicchiere pieno questa volta di whiskey e, per il
bis, torna sul palco bevendo birra (per reidratarsi, dico io), non si
può parlare che di musica e bevute. Nulla che non sia di casa in un
piano bar di Londra.<br />
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc6c29r5ItwTrJDQV1rPaLHqsfDvEh6hbNopVX6wTmIB_vO_HYMcff8_frW6JiG2Odhy4rjqB0bxVUG_GMs9vOe4A7MYv_cF-yxySPHKKcS7BgQSDn92TvUDa_0wj4pKBBtJk022qiBw/s1600/photo123944918303483966.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Tony brinda col pubblico (foto di Mary Chain)" border="0" class="vzotrupssjmeyefiegkx" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc6c29r5ItwTrJDQV1rPaLHqsfDvEh6hbNopVX6wTmIB_vO_HYMcff8_frW6JiG2Odhy4rjqB0bxVUG_GMs9vOe4A7MYv_cF-yxySPHKKcS7BgQSDn92TvUDa_0wj4pKBBtJk022qiBw/s1600/photo123944918303483966.jpg" title="" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tony brinda col pubblico (foto di Mary Chain)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Perché di un grande cantante da piano bar si tratta. Non siamo, e forse
non lo siamo mai stati, ai livelli (bassi) degli urlatori o di quei
cantanti che lavorano tutto di studio. Siamo al cospetto di un artista
capace di passare dall'intimo di una sala per pochi fortunati a folle
numerose. Chi era con me, mi assicura che il concerto tenuto con gli
Spandau a Firenze non ha forse mosso più le folle oceaniche degli anni
80, ma moltissime erano le presenze per ascoltarli dal vivo.<br />
<br />
Peccato non aver avuto una qualche attrezzatura degna per un ripresa
video e audio; avrebbe reso meglio l'idea di cosa è stata la serata. Ho
trovato solo due video in rete dello spettacolo e li trovate più sotto.<br />
<br />
In ultima analisi una bella serata estiva, sentire dal vivo un cantante
con una voce così duttile, cantare delle canzoni che, bene o male, ti
sono rimaste dentro, rimette il male di queste voci dozzinali e piatte
che vanno adesso; adatte solo a cavalcare palle da demolizione o a
parlare ripetutamente di telefonate.<br />
</div>
<div class="post-body">
<br />
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="//www.youtube-nocookie.com/embed/qGRQpKJuaoc?rel=0" width="560"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
Tony canta True</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="//www.youtube-nocookie.com/embed/VzbATDw_h7g?rel=0" width="560"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
Tony canta Gold</div>
<span class="post-author"></span></div>
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<br />
<div style="text-align: center;">
"Io amo Molly Pucci!" "Io amo Cippa Lippa!" </div>
<div style="text-align: center;">
Garzone del fornaio che passava di là : "PRRRRR!!!"</div>
<br />
<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="360" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/AOMyS78o5YI?rel=0" width="480"></iframe>Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-45615358481471996212012-10-06T11:27:00.000+02:002012-10-06T11:28:09.138+02:00Un attimo di serenitàOgni quanto riusciamo a ritagliarci un attimo di serenità durante le nostre giornate, sempre più spesso caotiche?<br />
<br />
Ieri sera, all'uscita dall'ufficio ero stranamente rilassato.<br />
<br />
Sono partito e non ho trovato la solita coda a fisarmonica per arrivare allo svincolo autostradale;<br />
c'era stranamente spazio davanti alla mia macchina e, complice un cielo limpido e con poche nuvole che spuntavano da dietro le colline, sì da farle apparire come vulcani coperti di neve, un sole arancione spandeva i suoi ultimi raggi prima di far posto alle ombre della notte.<br />
<br />
Mi sono distratto un attimo e, su alto nel celeste tendente all'arancio del tramonto, ho visto un aeroplano che attraversava l'aere, lasciando dietro di se quattro scie, come quattro dita che solcassero una limpida distesa d'acqua.<br />
<br />
E in quei momenti dalla radio usciva una canzone struggente.<br />
<br />
Ecco un breve momento di pace; poi la realtà, nella forma di un tir è passata davanti a me e tutto di è sciolto come neve al sole.<br />
<br />
<object height="480" width="640"><param name="movie" value="https://www.youtube-nocookie.com/v/NRtvqT_wMeY?version=3&hl=it_IT"></param>
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Sono sempre qui…<br />
<a href="http://thewalkingshadow.blogspot.it/2010/08/potevo-essere-anche-io-su-quella-lapide.html">Per caso</a>…Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-89715576192061898702012-07-23T22:30:00.007+02:002012-07-23T22:30:01.527+02:00A volte una personaNegli ultimi cinque sei mesi, ho trascorso un periodo molto stressante.<br />
Nulla di particolarmente eccessivo, ma mi ero ridotto al lumicino; non dormivo se non una/due ore per notte, non riuscivo a rilassarmi neppure durante i fine settimana e sul lavoro mi pareva di remare e di non approdare mai ad alcun lido.<br />
<br />
Negli ultimi giorni qualcosa mi pare sia cambiato. Ho dormito, mi ha svegliato la radio invece che attendere con trepidante attesa che arrivasse un'ora consona per alzarsi e dover evitare caffè e simili eccitanti per vedere se la notte successiva sarebbe stata quella di riposo.<br />
<br />
Nel periodo più buio solo la voce di una persona speciale è riuscita a non farmi affondare. Vorrei darle qualcosa in cambio di ugualmente prezioso, ma non sempre le cose grandi sono grandi e quelle piccole, beh, piccole.<br />
<br />
Forse un piccolo pensiero basterà... ...o forse no.<br />
L'importante è che venga dal cuore.<br />
<br />
Spero sia gradito.<br />
<br />
<iframe width="480" height="360" src="http://www.youtube-nocookie.com/embed/FvzPLp9Y_yU" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-72814131005363609182012-05-28T08:30:00.000+02:002012-05-28T08:42:41.949+02:00Tutto esaurito - Chi vota non si intende...... di musica.
Lasciare ultimo un capolavoro come When a Man Loves A Woman di Percy Sledge
è come voler bere il the con lo zucchero... Io non ho parole!
A voi lascio l'ascolto di questo brano immortale.
<iframe width="480" height="360" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/vQh112HQsoE?rel=0" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-62733042586688437992012-05-16T08:37:00.000+02:002012-05-16T08:37:06.263+02:00No! Non sono sparito o morto... Solo che non trovo l'ispirazione per scrivere qualcosa di sensato.
Nell'attesa vi lascio con il treno che fugge via...
<iframe width="420" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/NRtvqT_wMeY?rel=0" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-2880883696134160992012-02-12T12:00:00.005+01:002012-02-12T12:00:00.566+01:00L'addio alla giovinezzaL'addio alla giovinezza si basa spesso su uno stato d'animo, sulla morte dei propri idoli giovanili o per la perdita di simboli, siano essi marchi, frasi o luoghi.<br />
<br />
Per il sottoscritto vale l'ultima affermazione.<br />
Ho sempre detto che avrei fatto un viaggio negli States e che, a prescindere<br />
da dove sarei andato avrei assistito a quattro eventi sportivi:<br />
<ul><li>Una partita dei <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Boston_Celtics">Boston Celtics</a> al <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Boston_Garden">Boston Garden</a></li>
<li>Una partita dei <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Red_sox">Boston Red Sox</a> al <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Fenway_Park">Fenway Park</a></li>
<li>Una partita dei <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/San_Francisco_49ers">San Francisco 49ers</a> al <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Candlestick_Park">Candlestick Park</a></li>
<li>Una partita dei <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/UNLV_Runnin%27_Rebels_basketball">Runnin' Rebels</a> di UNLV al <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Thomas_%26_Mack_Center">Thomas & Mack Center</a> </li>
</ul>Come sa chi segue un minimo gli sport a stelle e strisce, il glorioso Boston Garden è stato abbattuto nel 1997, dopo che i Celtics si erano trasferiti a giocare nel <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/TD_Garden">nuovo palazzo</a>.<br />
<br />
Stamani ho scoperto che un altro pezzo del mio viaggio andrà perduto.<br />
Leggendo un <a href="http://profootballtalk.nbcsports.com/2012/02/11/new-49ers-stadium-now-set-to-open-a-year-early-in-2014/">articolo</a> sul sito di NbcSport, ho scoperto che ho ancora due anni prima che i RossoOro abbiano un nuovo stadio, e che quindi, con la logica statunitense, quello vecchio venga abbattuto.<br />
<br />
Adesso manca che demoliscano anche il <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Green_Monster">Green Monster</a> e poi venitemi a trovare all'ospizio nel posto precedentemente occupato da Matusalemme.Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-91314293322780177662012-02-11T21:00:00.007+01:002012-02-11T21:12:16.745+01:00Il riapparire dello sfondoMi rendo conto che da molto tempo non aggiorno il blog.<br />
<br />
Purtroppo la vita sempre più frenetica non lascia molto spazio a lunghi pensieri.<br />
Oggi però scrivo perché per un colpo di fortuna, ho ritrovato quasi il vecchio sfondo e il merito è sempre della comunità di <a href="http://www.mozillaitalia.org/home/">MozillaItalia</a>.<br />
<br />
Infatti è grazie a <a href="https://twitter.com/#!/A35G">@A35G</a> che lo utilizza come sfondo per la sua pagina di <a href="https://twitter.com/">Twitter</a> che l'ho ritrovato e a <a href="https://twitter.com/#!/Gioxx">@Gioxx</a> che mi fornisce lo spazio per caricarlo.<br />
<br />
<b>Grazie ragazzi!</b>Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-50312369890535845492011-12-25T10:00:00.001+01:002011-12-25T10:00:04.436+01:00Auguri a tutti di #BuonNataleAnche questo Natale è arrivato, l'ultimo a stare a sentire i Maya, noti mangiatori di cuori altrui e porta merda.<br />
<br />
Non ho fatto un sunto delle persone e degli avvenimenti avvenuti dal natale passato e non ho idea se siano più le cose per cui ringraziare o quelle per cui dolersi.<br />
Di una cosa sono certo, alcune persone mi sono state vicine più di altre quando ne avevo bisogno e a loro in particolare e a tutti voi in generale volevo augurare un Buon Natale, dedicandovi una delle mie canzoni di natale preferite.<br />
<br />
<iframe width="459" height="344" src="http://www.youtube.com/embed/7Y6gdRGmCiM?fs=1" frameborder="0" allowFullScreen=""></iframe>Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com051016 Montecatini-Terme PT, Italia43.884536999999987 10.77470370000003243.846031499999988 10.743355700000032 43.923042499999987 10.806051700000031tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-12207597222359992132011-10-16T09:00:00.002+02:002011-10-16T15:20:52.325+02:00Un invito inaspettatoQualche giorno fa mi è arrivata una mail contenente un invito inaspettato.<br />
<br />
La mail, inviata dal MozCamp Europe Team, mi comunicava che ero stato invitato dal Mozilla a partecipare al <a href="https://wiki.mozilla.org/EU_MozCamp_2011">MozCamp Europe 2011</a> che si terrà a Berlino il mese prossimo.<br />
<br />
Di cosa si tratta? Semplificando si parla di un meeting di due giorni che coinvolge tutte le comunità locali, in questo caso europee, per cercare di sincronizzare in maniera costruttiva le varie identità nazionali e queste con quelle mondiali.<br />
Come ho avuto modo di appurare grazie all'invito ricevuto da parte della comunità polacca <a href="http://www.aviary.pl/">Aviary.pl</a> , pur occupandoci delle stesse problematiche, queste ultime vengono affrontate in modo totalmente diverso dalle due comunità. "Uniti nelle differenze", dove ho già sentito questa frase?!?<br />
<br />
Tornando all'invito al MozCamp, devo dire che sinceramente non me lo aspettavo. Da quando faccio parte più o meno ufficialmente di Mozilla Italia, ho sempre visto l'invito a partecipare ad un MozCamp come il riconoscimento del lavoro svolto da parte di una data persona sia verso la propria comunità locale, sia verso la fondazione.<br />
Pur sentendo di aver svolto più o meno bene i compiti di aiutare gli utenti sul forum italiano, non svolgo certo un ruolo centrale, a differenza dei miei <strike>colleghi</strike> amici che si occupano della traduzione in italiano dei vari software Mozilla.<br />
<br />
Forse in fondo non mi sento di meritarlo. O forse è solo la mia natura di "timido" che mi porta a cercare di svicolare, non lo so. Poi penso che la stessa cosa accadde qualche anno fa, quando iniziai a tradurre le estensioni. Con il mio livello di inglese scolastico, non credevo di essere in grado di farlo; Infatti all'inizio era una correzione continua, poi gli appunti iniziarono a diminuire.<br />
Speriamo accada lo stesso. Anche se quello che fondamentalmente mi manca, è la sicurezza nell'inglese parlato. Non avendo praticamente mai l'occasione di parlarlo, mi manca sia la scioltezza che un po' di vocabolario (che fatica fare le circonlocuzioni).<br />
<br />
Oramai il tempo dei dubbi è finito. La partecipazione è stata confermata, il volo pure. Speriamo solo che a Berlino, non si debbano scrivere Postit colorati. :)<br />
<br />
Ave atque vale. <br />
<br />
PS: Indico qualche raccolta di foto del meeting con i ragazzi di Aviary.pl <br />
<ul><li><a href="https://picasaweb.google.com/bartosz.piec/PolishItalianMozillaCommunitiesMeetingFlorence2011?authkey=Gv1sRgCJrR0Y2fgfTwCQ">Piecu@Picasa</a></li>
<li><a href="http://www.flickr.com/photos/62566141@N00/sets/72157627788296358/">Hubert</a></li>
<li><a href="http://www.flickr.com/photos/flk/sets/72157627789723092/">FLK@Flickr</a></li>
<li><a href="https://picasaweb.google.com/100144837869757730014/Florencja2011">Marcoos@Picasa</a></li>
</ul>Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-41702762084528840732011-09-29T22:00:00.001+02:002011-09-29T22:26:28.099+02:00Comma ammazza-blog: un post a Rete unificata #noleggebavaglioMI associo all'idea nata su twitter da Claudia Vago (<a href="http://twitter.com/#!/tigella">@Tigella</a>) e Salvatore Mammone (<a href="http://twitter.com/#!/mammonss">@mammonss</a>) di diffondere uno stesso post come segnale di protesta contro il comma 29, cosiddetto ammazza-blog. <br />
<br />
Ed ecco a voi cosa ci aspetta.....<br />
<br />
<b>Cosa prevede il comma 29 del ddl di riforma delle intercettazioni, sinteticamente definito comma ammazzablog?</b> <br />
Il comma 29 estende l’istituto della rettifica, previsto dalla legge sulla stampa, a tutti i “siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica”, e quindi potenzialmente a tutta la rete, fermo restando la necessità di chiarire meglio cosa si deve intendere per “sito” in sede di attuazione. <br />
<br />
<b>Cosa è la rettifica? </b><br />
La rettifica è un istituto previsto per i giornali e le televisione, introdotto al fine di difendere i cittadini dallo strapotere di questi media e bilanciare le posizioni in gioco, in quanto nell’ipotesi di pubblicazione di immagini o di notizie in qualche modo ritenute dai cittadini lesive della loro dignità o contrarie a verità, questi potrebbero avere non poche difficoltà nell’ottenere la “correzione” di quelle notizie. La rettifica, quindi, obbliga i responsabili dei giornali a pubblicare gratuitamente le correzioni dei soggetti che si ritengono lesi. <br />
<br />
<b>Quali sono i termini per la pubblicazione della rettifica, e quali le conseguenze in caso di non pubblicazione? </b><br />
La norma prevede che la rettifica vada pubblicata entro due giorni dalla richiesta (non dalla ricezione), e la richiesta può essere inviata con qualsiasi mezzo, anche una semplice mail. La pubblicazione deve avvenire con “le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”, ma ad essa non possono essere aggiunti commenti. Nel caso di mancata pubblicazione nei termini scatta una sanzione fino a 12.500 euro. Il gestore del sito non può giustificare la mancata pubblicazione sostenendo di essere stato in vacanza o lontano dal blog per più di due giorni, non sono infatti previste esimenti per la mancata pubblicazione, al massimo si potrà impugnare la multa dinanzi ad un giudice dovendo però dimostrare la sussistenza di una situazione sopravvenuta non imputabile al gestore del sito. <br />
<br />
<b>Se io scrivo sul mio blog “Tizio è un ladro”, sono soggetto a rettifica anche se ho documentato il fatto, ad esempio con una sentenza di condanna per furto? </b><br />
La rettifica prevista per i siti informatici è quella della legge sulla stampa, per la quale sono soggetti a rettifica tutte le informazioni, atti, pensieri ed affermazioni ritenute dai soggetti citati nella notizia “lesivi della loro dignità o contrari a verità”. Ciò vuol dire che il giudizio sulla assoggettabilità delle informazioni alla rettifica è esclusivamente demandato alla persona citata nella notizia, è quindi un criterio puramente soggettivo, ed è del tutto indifferente alla veridicità o meno della notizia pubblicata. <br />
<b><br />
Posso chiedere la rettifica per notizie pubblicate da un sito che ritengo palesemente false?</b> <br />
E’ possibile chiedere la rettifica solo per le notizie riguardanti la propria persona, non per fatti riguardanti altri. <br />
<br />
Chi è il soggetto obbligato a pubblicare la rettifica? <br />
La rettifica nasce in relazione alla stampa o ai telegiornali, per i quali esiste sempre un direttore responsabile. Per i siti informatici non esiste una figura canonizzata di responsabile, per cui allo stato non è dato sapere chi sarà il soggetto obbligato alla rettifica. Si può ipotizzare che l’obbligo sia a carico del gestore del blog, o più probabilmente che debba stabilirsi caso per caso. <br />
<br />
<b>Sono soggetti a rettifica anche i commenti?</b><br />
Un commento non è tecnicamente un sito informatico, inoltre il commento è opera di un terzo rispetto all’estensore della notizia, per cui sorgerebbe anche il problema della possibilità di comunicare col commentatore. A meno di non voler assoggettare il gestore del sito ad una responsabilità oggettiva relativamente a scritti altrui, probabilmente il commento (e contenuti similari) non dovrebbe essere soggetto a rettifica.<br />
<br />
<a href="http://www.valigiablu.it/doc/538/comma-ammazzablog-post-dedicato-a-gasparri-c.htm">Qui</a> l'articolo completoGodai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-6534554206281830072011-08-28T17:00:00.002+02:002011-08-28T17:00:01.442+02:00Chi non muore si rivedeNe è passata di acqua sotto i ponti dal mio ultimo articolo su questo blog.<br />
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Quando arriva la stagione calda il sottoscritto si scioglie e la produttività in fatto di scritti cala sino a rasentare lo zero; inoltre quest'anno mi sono iscritto a Twitter e, come potete vedere nell'apposito riquadro, sono abbastanza attivo.<br />
Io non ho idea come facciano alcuni a lavorare, aggiornare Facebook, Twitter, blog, avere una vita reale e rimanere con abbastanza tempo da farci rientrare sette/otto ore di sonno.<br />
<br />
Molta acqua sotto i ponti, dicevamo, Ma vedo che, nonostante la pausa per le meritate vacanze, lontano da tutti e senza connettività, l'italia non è cambiata per nulla.<br />
<br />
Politici che discutono e si inalberano sul nulla mentre sono in barca a vela, discussioni sul calcio che non parte ma gioca, clienti che sino a ieri erano con le palle a mollo e oggi hanno furia (bel cavallo!); insomma nulla di nuovo dal fronte occidentale.<br />
Nulla però mi toglie dalla mente che si tratti solo di fuffa, solo di espedienti per non far pensare la gente, per distrarre dal succo del discorso come i servizi estivi dei telegiornali. Senza fare complottismo, ma pare che qualcuno mi stia soffiando via le cosa e gli avvenimenti da sotto il naso e non parlo di un fazzoletto.<br />
Sarà il weekend di rimbalzo dopo le ferie o qualcos'altro. Di una cosa solamente sono sicuro.<br />
Oggi mi sento bambino fuori e killer dentro. E' bene che lo sappiate.<br />
<br />
Alla prossima.<br />
<br />
<center><br />
<iframe width="500" height="400" src="http://www.youtube.com/embed/s8vPBLYc5Ik?fs=1" frameborder="0" allowFullScreen=""></iframe></center>Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-82933883958793605462011-07-14T20:30:00.002+02:002011-07-14T20:31:39.897+02:00Diritto d'autore online: le risposte di un musicista alle 10 domande della SiaeQualche tempo fa la Siae ha pubblicato un elenco di dieci domande rivolte a quelli che sono contrari alla delibera dell'AGCOM, senza però fornire uno spazio dove rispondere.<br />
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Oggi Massimo Piscopo, pianista e tastierista compositore, spiega su Facebook perché la Società italiana autori ed editori è superata nell'era del Web.<br />
<br />
Ecco le risposte, rilasciate sotto licenza Creative Commons su <a href="http://www.facebook.com/note.php?note_id=10150714486555788">Facebook</a>.<br />
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1. Perché il diritto d’autore, che fuori dalla rete è riconosciuto, in rete non deve essere remunerato?<br />
<br />
R: La presenza della rete ha cambiato completamente le dinamiche, rendendo obsoleto anche il solo concetto che c'è dietro l'esistenza dell'editoria e della filiera distributiva. Oggi chiunque può autoprodursi musica, libri, film e software, senza bisogno alcuno di avere degli editori alle spalle; la rete mette a disposizione degli strumenti potentissimi che permettono a tutti i nuovi autori non solo di fare a meno dell'industria editoriale e distributiva, ma anche di non andare contro gli utenti stessi, trovando nuovi modelli di business che non siano il chiedere soldi per delle copie, ma piuttosto per offrire le proprie conoscenze ed il proprio talento, facendo contratti di assistenza, di personalizzazioni, di creazioni di opere su misura, facendo concerti o rappresentazioni teatrali, facendo mostre e conferenze, vendendo manoscritti o altre creazioni uniche, piuttosto che semplici copie. Il successo di tanti autori, ma anche di intere aziende, che letteralmente vivono con l'open source, con le licenze cosiddette copyleft, e con i concerti, lo dimostra in modo inequivocabile.<br />
<br />
Il diritto d'autore (diritto dell'autore a poter dire "questo l'ho fatto io e non altri") peraltro, dalla stragrande maggioranza del "popolo della rete", è sempre stato riconosciuto. Quello che oggi è contestato da tutti è il copyright ("diritto di copia" e non "diritto d'autore"). Copyright che, peraltro, a differenza del diritto d'autore (che è inalienabile e incedibile), quasi mai è in mano all'autore dell'opera, ma in mano alle corporazioni (SIAE e simili) e agli editori.<br />
<br />
2. Perché coloro che criticano il provvedimento AGCOM non criticano anzitutto il furto della proprietà intellettuale? Perché impedire la messa in rete di proprietà intellettuale acquisita illegalmente dovrebbe essere considerata una forma di censura?<br />
<br />
R: Rispondiamo alla prima parte.<br />
<br />
La copia non è un furto, perché la copia si crea sempre da un originale e sarà l'originale (lavoro unico e non replicabile) a dover essere retribuito da chi dovesse commissionarlo. Pensiamo ad un pittore: sarebbe giusto pagare un pittore per avere una fotocopia di un suo quadro? Naturalmente no: chiunque paga un pittore si aspetta che in cambio gli venga consegnata la tela; è quella ciò che ha comportato il lavoro del pittore, quello su cui ha lavorato, ed è quello che va giustamente retribuito. La fotocopia, viceversa, così come qualunque copia meccanica o elettronica, è un processo meccanico o digitale che non ha comportato sforzo da parte di nessuno (a meno che non sia dimostrato uno sforzo il premere il tasto "start" su una fotocopiatrice). Motivo per cui, una copia meccanica o digitale, che non ha richiesto nessuno sforzo da parte di chi l'ha creata, ha valore pari a zero. Come si può definire furto qualcosa che abbia valore pari a zero? Peraltro non viene sottratto nulla: chi copia, in generale, lo fa col consenso di chi ha pagato quella copia. E a chiarirci ogni dubbio al riguardo è intervenuta la Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza 44840 del 2010, definendo in maniera inequivocabile che «è da escludere la configurabilità del reato di furto nel caso di semplice copiatura non autorizzata di "files" contenuti in un supporto informatico altrui, non comportando tale attività la perdita del possesso della "res" da parte del legittimo detentore» nonché che «i dati e le informazioni non sono compresi nel concetto, pur ampio, di "cosa mobile"» ed anche che «la sottrazione di dati quando non si estenda ai supporti materiali su cui i dati sono impressi altro non è che una "presa di conoscenza" di notizie, ossia un fatto intellettivo, rientrante, se del caso, nella violazione dei segreti». Chi continuasse a sostenere che la copia sia un furto non solo sarebbe un bugiardo ma rischierebbe anche di commettere il reato di diffamazione, andando contro le dichiarazioni espresse dalla Suprema Corte, che ha chiarito in modo inoppugnabile come il furto preveda lo "spossessamento" del bene da parte del detentore, cosa che la copia non comporta assolutamente.<br />
<br />
Rispondiamo ora alla seconda parte. Impedire non la messa in rete di opere protette, ma l'accesso alla rete dove possono esserci ANCHE opere protette (perché è questo ciò che vuole fare l'AGCOM), in modo peraltro da scavalcare l'Autorità Giudiziaria, è una forma di censura sic et simpliciter, per il semplicissimo motivo che nel momento in cui venisse impedito l'accesso ad un sito estero come (ad esempio) Megavideo, non verrebbe solo impedito (o comunque complicato) l'accesso alle eventuali opere protette ivi presenti, ma anche a tutto ciò che non è affatto protetto da copyright, quali possono essere i video creati dagli utenti, i video i cui diritti siano scaduti, o i video creati con licenze libere. Quindi un impedimento al sito (che avvenga tramite DNS o blocco IP) impedirebbe, almeno per tutti quegli utenti incapaci di scavalcare il blocco, anche l'accesso a contenuti assolutamente legittimi.<br />
<br />
Inoltre, la relazione di Google ad AGCOM ha dimostrato come sul suo popolare portale Youtube almeno il 60% delle violazioni accertate da parte dei detentori dei diritti vengano da questi non solo non cancellate, ma addirittura sfruttate a proprio vantaggio, monetizzando quindi parte dei ricavati pubblicitari per chi visualizza quei video in favore dei detentori dei diritti stessi e non limitando, allo stesso tempo, il concetto di "fair use" che è uno dei pilastri del DMCA statunitense.<br />
<br />
3. Perché dovrebbe risultare ingiusto colpire chi illegalmente sfrutta il lavoro degli altri?<br />
<br />
R: Perché, com'è stato spiegato sopra, la rete permette nuovi modelli di business, incentrati innanzitutto sul non far pagare agli utenti finali ciò che potrebbe essere finanziato in altre forme, in primis con la pubblicità. SIAE e detentori dei diritti si lamentano che la pirateria sfrutta il loro lavoro, quindi ci guadagna: perché non creano un sistema legale di distribuzione basato esclusivamente sulla pubblicità e non sul far pagare all'utente finale, sullo stile di http://www.film-review.it/filmgratis , sito italiano legale che già sfrutta questo modello di business in favore dei detentori dei diritti ma senza far pagare agli utenti? In questo modo gli utenti non sono costretti a pagare per una copia (che ha costo zero e che quindi sarebbe ridicolo chiedere di pagare) ma i detentori dei diritti continuano a percepire le royalties. Certo, in questo modo la filiera distributiva sparisce, così come sono spariti venditori di ghiaccio, maniscalchi, venditori di olio per lampade, ciabattini, sarcitori e altri lavori che avevano un senso quando nacquero ma che oggi non ce l'hanno più.<br />
<br />
4. Perché si ritiene giusto pagare la connessione della rete, che non è mai gratis, ed ingiusto pagare i contenuti? E perché non ci si chiede cosa sarebbe la rete senza i contenuti?<br />
<br />
R: SIAE non si è accorta che siamo nel web 2.0. La stragrande maggioranza dei contenuti presenti in rete (blog, portali di condivisione, social network, interi portali del software libero, come sourceforge) sono già gratuiti per gli utenti. Si paga la connessione alla (non "della") rete come si paga l'accesso al telefono, all'energia elettrica o il gas o la benzina. Questo perché stiamo parlando di beni non infiniti: la banda internet non è infinita, ed è il motivo per cui si paga. La corrente elettrica non è infinita, ed è il motivo per cui si paga. Il gas e la benzina non sono infiniti, ed è il motivo per cui si pagano. Viceversa, i contenuti della rete, quelli sì sono infiniti, in quanto nel momento in cui vengono scaricati dalla rete, non vengono affatto sottratti dal "server" che li contiene, ma viene creata una nuova copia in locale. In realtà un costo ce l'hanno anche loro (dovuto all'usura dell'hard disk e alla capienza del supporto) e questo costo l'utente lo paga già nel momento in cui acquista il supporto, peraltro proprio pagando, insieme al supporto, il cosiddetto equo compenso, quindi finanziando gli autori di opere protette da copyright e non, come invece potrebbe essere, finanziando l'utente stesso che su quei supporti ci può mettere le proprie foto, la propria musica, i propri documenti, i propri programmi, i propri filmini delle vacanze. E qui veniamo alla domanda successiva.<br />
<br />
5. Perché il diritto all’equo compenso viene strumentalmente, da alcuni, chiamato tassa? Perché non sono chiamate tasse i compensi di medici, ingegneri, avvocati, meccanici, idraulici, ecc.?<br />
<br />
R: Perché l'equo compenso è dovuto a prescindere dal motivo per cui si usano quei supporti. Posso non chiamare un idraulico se sono capace di riparare da solo il lavandino. Sono tenuto invece a pagarlo se lo chiamo e se quindi gli occupo tempo, capacità e materiali per mettere queste tre cose (che si racchiudono nella sua persona e nella sua professionalità) a mia disposizione per un certo periodo. Viceversa, l'equo compenso lo paghiamo alla SIAE (e quindi, in primo luogo agli editori, ed in secondo luogo ad alcuni -mica tutti- autori iscritti SIAE) anche se usiamo quei supporti per mettere materiale che con la SIAE e con i suoi iscritti non ha niente a che vedere. Come altrimenti chiamare questo se non "tassa", allo stesso modo di come paghiamo, ad esempio, quell'altra tassa chiamata canone RAI e questo lo facciamo solo per il fatto di avere un apparecchio "atto o adattabile alla ricezione di programmi radiotelevisivi" indipendentemente se guardiamo o meno i canali della RAI?<br />
<br />
La legge sul diritto d'autore non permette di scaricare opere coperte da copyright. Per quanto riguarda la copia di sicurezza, tale eccezione è già concessa dalla legge e il diritto d'autore si è già pagato al momento dell'acquisto della "copia originale" (bell'ossimoro), quindi non si capisce per quale motivo si dovrebbe pagare l'equo compenso: cioè devo dare i soldi a Vasco Rossi per mettere sui miei supporti la mia musica (visto che la sua non posso metterla). E perché Vasco Rossi deve prendere soldi dalla mia musica? Cosa ha fatto nella mia musica Vasco Rossi da poter prendere soldi? Visto che si parla tanto di "furti", sarebbe interessante sapere le risposte a questa domanda. Non rispondete, però, che si può avere il rimborso dell'equo compenso: questo è possibile, sì, ma solo per le aziende.<br />
<br />
6. Perché Internet, che per molte imprese rappresenta una opportunità di lavoro, per gli autori e gli editori deve rappresentare un pericolo?<br />
<br />
R: Lo rappresenta solo per quegli autori incapaci di sfruttarla a proprio vantaggio. Numerosi singoli e gruppi musicali sono su Youtube con un proprio canale ufficiale da cui gli utenti possono ascoltare tutta la musica che vogliono senza dover pagare nulla di tasca loro (gli autori guadagnano grazie ai banner). Quelli hanno imparato a sfruttare la rete. Per quanto riguarda invece gli editori, incapaci di aver sfruttato la rete quando avrebbero potuto, la loro scomparsa sarebbe positiva in quanto favorirebbe gli artisti emergenti che, mancando la promozione di massa fatta dagli editori sui media tradizionali, avrebbero le stesse opportunità di guadagno alla pari coi cosiddetti "grandi autori", lasciando e demandando all'utente finale chi premiare sia con il solo visualizzare/ascoltare le opere attraverso il loro canale ufficiale, sia con il premiare direttamente l'artista andando ai suoi concerti o alle sue rappresentazioni teatrali.<br />
<br />
7. Perché nessuno si chiede a tutela di quali interessi si vuole creare questa contrapposizione (che semplicemente non esiste) tra autori e produttori di contenuti e utenti?<br />
<br />
R: E chi l'ha detto che nessuno se lo chiede? La contrapposizione attuale è tutta sbilanciata a favore degli editori e non degli autori. Come disse uno dei più famosi cantautori italiani iscritti alla SIAE, Lucio Dalla, in un'intervista a "Report" nel 2001 http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-52fcc1de-37ce-4f9c-961c-a67408c02ee0.html alla domanda "chi comanda in SIAE" risponde: "Mah, in teoria dovendo esprimere, non dare una risposta tecnica, ma dare una risposta utopistica, dovrebbero comandare gli autori. Non è mai stato così."<br />
<br />
8. Perché dovremmo essere contro la libertà dei consumatori? Ma quale libertà? Quella di scegliere cosa acquistare ad un prezzo equo o quella di usufruirne gratis (free syndrome) solo perché qualcuno che l’ha “rubata” te la mette a disposizione?<br />
<br />
R: La libertà dei consumatori si traduce anche nella libertà di accesso a quelle opere non protette, che la direttiva AGCOM e quella promossa dalla SIAE e dalle associazioni di categoria tende ad oscurare. Il "rubata" lo rimando al mittente visto che si tratta di chi, attraverso la tassa dell'equo compenso, lucra sul Free Software, sul Creative Commons, sulle opere i cui diritti sono scaduti, sulle opere create dagli utenti stessi. Ma ritorniamo ancora sul concetto di copia. Perché si dovrebbe pagare per avere una copia? Perché dev'essere il consumatore a pagare per la copia, quando è possibile che chi voglia guadagnare possa già farlo oggi con altri sistemi (pubblicità) senza dover ricadere sulle tasche del consumatore? Rimando, ancora, alle risposte precedenti.<br />
<br />
9. Perché nessuno dice che l’industria della cultura occupa in Italia quasi mezzo milione di lavoratori e le società “over the top” al massimo qualche decina? E perché chi accusa l’industria culturale di essere in grave ritardo sulla offerta legale di contenuti, poi vuole sottrarci quelle risorse necessarie per continuare a lavorare e dare lavoro e per investire sulle nuove tecnologie e sul futuro?<br />
<br />
R: Tante industrie impiegano e occupano milioni di italiani, ciò non toglie che molti stiano in cassa integrazione, e che le industrie si stiano spostando all'estero dove la manodopera costa meno. Magari se mettete il naso fuori dagli uffici della SIAE vi accorgete che l'industria in generale, e non certo solo quella dei contenuti, è in piena crisi. Sono le conseguenze della globalizzazione, una globalizzazione che ha fatto comodo (e continua a fare comodo) all'industria stessa allo scopo di minimizzare le spese e massimizzare i profitti. Il lavoratore dell'industria cosa fa? Se ha alte specializzazioni e professionalità, come può essere un tecnico del suono di una sala discografica, non avrà problemi a lavorare quando l'artista, che non avrà più bisogno dell'industria, avrà bisogno di un tecnico del suono per fare il concerto come si deve. Se invece stiamo parlando di una persona addetta al replicatore, che si limita a premere "start" sulla fotocopiatrice, mi dispiace per lui ma il suo lavoro è diventato come il ciabattino e come il venditore di ghiaccio. Non si tratta nemmeno di globalizzazione, si tratta di puro e semplice progresso. L'era dei contenuti digitali ha bisogno di figure come il webmaster, il procacciatore di sponsor, l'amministratore di sistema (sysadmin). Il supporto fisico, e tutto quello che ne consegue, è destinato inevitabilmente alla scomparsa. Questo è cominciato nel momento stesso in cui l'industria è passata al digitale: supporto comodo ed economico, e soprattutto facile da copiare senza spese. Facile per l'industria, ma anche per l'utente. Così non era per il vinile e per la pellicola, dove l'unica pirateria esistente era quella industriale perché non tutti potevano permettersi all'epoca un incisore di vinili in casa. L'arrivo dei masterizzatori, prima CD, poi DVD e oggi anche BD, dovrebbe far capire all'industria che ormai la possibilità di copia, prima loro quasi esclusiva, oggi è in mano agli utenti. All'epoca dei primi videoregistratori, l'industria del cinema americano (la famosa MPAA) fece causa alla Sony. Dopo 6 anni e il fallimento commerciale del progetto Betamax, i tribunali decisero che gli utenti avevano pieno diritto di usare i supporti come meglio volevano. E l'industria cominciò a vendere anche le videocassette preregistrate nonostante molti registrassero da soli i film dalla TV. Oggi il business è internet, e internet è basata sulla gratuità per l'utente e sui banner per far guadagnare i webmaster e i produttori: lo dicono i successi dei siti come Facebook, Twitter, Youtube e lo stesso Google. L'industria si evolva promuovendo un sistema gratuito per l'utente ma che riesca a far guadagnare i produttori. Sarà quello l'unico modo per far abbassare di molto (non eliminare perché sarebbe impossibile) la pirateria. Gli utenti stanno aspettando un sistema simile dal 1999, cioè dall'arrivo di Napster, cioè da quando è stato dimostrato che la rete può funzionare senza doverci investire grosse spese.<br />
<br />
10.Perché, secondo alcuni, non abbiamo il diritto di difendere il frutto del nostro lavoro, non possiamo avere pari dignità e dobbiamo continuare a essere “ figli di un Dio minore”?<br />
<br />
R: Difendere è molto diverso da pretendere. Se io, che creo musica in Creative Commons, riesco a guadagnare ugualmente scrivendo musica su commissione e suonando dal vivo, non vedo perché altri, che magari percepiscono anche i soldi dall'equo compenso, non dovrebbero riuscire a fare altrettanto. Vuoi sfruttare il frutto del tuo lavoro: giustissimo e sacrosanto. Non attaccare chi ti apprezza, non chiamare "ladro" chi si prodiga per diffondere la tua opera e pubblicizzarti; al contrario, ringrazialo e invitalo ad ascoltarti dal vivo, in modo che tu possa dimostrargli le tue capacità da vicino e non attraverso un autotuner. Dimostra di saper suonare, cantare, recitare, fallo davanti ad un pubblico, e il pubblico apprezzerà e ti farà recensioni positive su internet, e altra gente ti conoscerà e verrà ad apprezzarti. Questo è l'unico modello distributivo accettabile: ogni altro modello, in primis quello basato sul far pagare l'utente finale per avere delle registrazioni e quindi delle copie dell'opera (che è unica e irripetibile e si esaurisce nel momento in cui hai finito di suonare), è, ripeto, destinato al fallimento. Lo stesso dicasi per attori e registi: dimostrate di saperci fare, andate nei teatri. Attori esperti, come il grande Eduardo de Filippo, o Massimo Troisi, ma oggi potremmo dire Massimo Ranieri, Luca de Filippo, Vincenzo Salemme (scusate se cito solo napoletani ma ovviamente il discorso è mondiale), sono innanzitutto attori di teatro (e che attori). Questo avrà anche un piacevole effetto collaterale: sarà la fine di quegli attorucoli da strapazzo, magari usciti da qualche reality, che per girare una scena la ripetono 30 volte. Se sbagli così spesso a teatro, nessuno verrebbe più a vederti. Conosco attori di compagnie amatoriali che darebbero molto filo da torcere a certi attori di cinema ben più famosi di loro. In teatro si premia il talento e la capacità, più che una bella presenza. E scusate se preferisco talento e capacità alla bella faccia di qualcuno che però artisticamente non vale niente.<br />
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(Potete condividere questo testo citando la fonte e riportando il link originale: <br />
<a href="http://www.facebook.com/note.php?note_id=10150714486555788">Massimo Piscopo su Facebook</a>)Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-297162359310622982011-07-06T20:00:00.001+02:002011-07-06T20:41:03.835+02:00Artisti per la censura...Quando andrete a vedere, ascoltare uno dei figuri sottoelencato, sappiate che hanno firmata l'appello della Siae in favore dell'Agcom<br />
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Luigi Albertelli, Valentina Amurri, Flavio Andreini, Claudio Baglioni, Walter Bassani, Dodi Battaglia, Pippo Baudo, Gianni Belleno, Marco Betta, Giancarlo Bigazzi, Gaetano Blandini, Fred Bongusto, Alvise Borghi, Linda Brunetta Caprini, Red Canzian, Albano Carrisi, Caterina Caselli, Corrado Castellari, Franco Cerri, Massimo Cinque, Stelvio Cipriani, Carmen Consoli, Paolo Conte, Diego Cugia di Sant’Orsola, Gaetano Curreri, Lucio Dalla, Damiano Dattoli, Gigi d’Alessio, Riccardo del Turco, Tullio de Piscopo, Vittorio de Scalzi, Eugenio del Sarto, Nico di Palo, Riccardo Di Stefano, Pino Donaggio, Francesco Facchinetti, Roby Facchinetti, Marco Falagiani, Dario Farina, Lorenzo Ferrero, Carlo Galante, Pietro Galeotti, Dori Ghezzi, Ricky Gianco, Enrico Intra, Andrea lovecchio, Carmelo Labionda, Mario Lavezzi, Fausto Leali, Paolo Limiti, Andrea Marchi, Gino Mescoli, Franco Micalizzi, Franco Migliacci, Cristiano Minellono, Amedeo Minghi, Michele Mirabella, Mogol, Claudia Mori, Ennio Morricone, Valerio Negrini, Gino Paoli, Renato Pareti, Carlo Pedini, Nicola Piovani, Marco Posani, Biagio Proietti, Oscar Prudente, Memo Remigi, Enrico Riccardi, Gian Luigi Rondi, Enrico Ruggeri, Luca Scordino, Renato Sellani, Mario Stella Richter, Antonello Venditti, Beppe Vessicchio, Edoardo Vianello, ACEP, AFI, ANAC, ANART, ANPAD, FIPI, SNS, SLSI, UIL-UNSA, UNCLA, UNEMIA, Coreografi Italiani, Flavia Tolnay, D’Arborio Sirovich Paola, Sugarmusic Spa, Canzoni Moderne Ca-Mo Srl, Mascheroni Edizioni Musicali, Sugar Srl, Melodi Srl Casa Editrice, Sugar Srl, Edizioni Musicali Mario Aromando Srl, Clan Srl, Intermedios Music Srl, Interdemos Music Srl, Interdemos Music Srl, Edizioni Musicali Ivana Srl, La Cicala Casa Editrice Musicale Srl, Resolute Casa Editrice, Revelation Music Italy Srl, Edizioni World Music Srl, CAM Srl, Edizioni World Music Srl, Galletti Boston, Heinz Music Srl, Sony Music Pub., Sonzogno Casa, Sonzogno Casa, Sonzogno Casa, Emi Music Publishing Italia Srl, EMi Songs Ed. Mus.Srl, Emi General Music Srl, Emi Catalogue Partnership Italy Srl, Emi Virgin Music Publ. Italy Srl, Di Più Srl, Concertone Srl, Accordo Edizioni Musicali Srl, Asso Edizioni Musicali Srl, Canzoni Italiane, Carosello C.E.M.E.D. Srl, Cervino Edizioni Musicali Srl, D'Anzi Editori Srl, Eaton Music Italy Srl, Edizioni Curci Srl, Franchi C.Casa Editrice Musicale Srl, Investigation Music Srl, Italcanto Srl, Music Union Srl, NISA Srl, Number Two Edizioni Musicali Srl, Orchestral Music Edizioni Srl, RTV Edizioni Musicali Srl, Senso Unico SNC, Star Srl Edizioni Musicali, Universal Music Italia Srl, Universal MCA Music It, Universal Music Publ. Ricordi Srl, Carisch Edizioni Chappel Srl, Warner Bros Music Italy Srl, Warner Chappell Music Italiana Srl, Fonit Cetra Mp Srl, Edizioni Caramba, Lunapark Srl, Abramo Allione Edizioni Musicali Srl, Peermusic Italy Srl, Edizioni Leonardi Srl, Edizioni Musicali Redi Srl, Fonos Edizioni Musicali Srl, Edizioni Musicali Montecarlo Srl, Edizioni Musicali Astra Srl, Edizioni Impala Srl, Telecine Italia Edizioni Musicali Srl, Linea Due Edizioni Musicali, E2 Srl, Media Records, Music Market, Camaleonte, Ala Bianca, Sym Music, Fairwood Music, Brioche Music, Energy, Do It Yourself, Pielle, NAR, The Saifam Group.</b>Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-66337493424087224322011-06-15T21:00:00.000+02:002011-06-15T21:47:07.572+02:00Caro Brunetta...<b>... SI DIMETTA!!!</b><br />
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Segnalo anche che è in atto una petizione per richiede la sua sfiducia effettuata da <a href="http://letteraviola.it/2011/06/sfiduciamo-brunetta-firma-la-petizione/">Lettera Viola</a>.<br />
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<iframe width="600" height="440" src="http://www.youtube.com/embed/UB1GsVx1XyQ" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-33697561343646803662011-06-10T23:59:00.010+02:002011-06-11T15:11:57.387+02:00Votare oh ohRoy Paci, accompagnato dagli Aretuska, presta la voce, la tromba e il quartetto alla canzone "Votare", magistrale reinterpretazione jazz dell'intramontabile "Nel blu dipinto di blu".<br />
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<object width="560" height="349"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/1zLgbeUch4g?version=3&hl=it_IT&rel=0"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/1zLgbeUch4g?version=3&hl=it_IT&rel=0" type="application/x-shockwave-flash" width="560" height="349" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true"></embed></object><br />
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A Lunedì per, speriamo, buone notizie.Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7404918920485946804.post-76081209140306318092011-06-09T22:00:00.001+02:002011-06-09T22:00:03.193+02:00Referendum, spot satirico di Corrado Guzzanti<object id="flashObj" width="486" height="412" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=9,0,47,0"><param name="movie" value="http://c.brightcove.com/services/viewer/federated_f9?isVid=1" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><param name="flashVars" value="videoId=985303699001&linkBaseURL=http%3A%2F%2Fvideo.sky.it%2Fvideoportale%2Findex.shtml%3FvideoID%3D985303699001&playerID=1612750230&playerKey=AQ~~,AAAAAFYiOQ4~,wE6_nns21hJ9skAUrawuU4I-5L6OVMbQ&domain=embed&dynamicStreaming=true" /><param name="base" value="http://admin.brightcove.com" /><param name="seamlesstabbing" value="false" /><param name="allowFullScreen" value="true" /><param name="swLiveConnect" value="true" /><param name="allowScriptAccess" value="always" /><embed src="http://c.brightcove.com/services/viewer/federated_f9?isVid=1" bgcolor="#FFFFFF" flashVars="videoId=985303699001&linkBaseURL=http%3A%2F%2Fvideo.sky.it%2Fvideoportale%2Findex.shtml%3FvideoID%3D985303699001&playerID=1612750230&playerKey=AQ~~,AAAAAFYiOQ4~,wE6_nns21hJ9skAUrawuU4I-5L6OVMbQ&domain=embed&dynamicStreaming=true" base="http://admin.brightcove.com" name="flashObj" width="486" height="412" seamlesstabbing="false" type="application/x-shockwave-flash" allowFullScreen="true" swLiveConnect="true" allowScriptAccess="always" pluginspage="http://www.macromedia.com/shockwave/download/index.cgi?P1_Prod_Version=ShockwaveFlash"></embed></object>Godai71http://www.blogger.com/profile/06068887707965037062noreply@blogger.com0