domenica 24 aprile 2011

Hanno cancellato le uova di Pasqua

Il Politically correct ha colpito ancora.

Negli Stati uniti e precisamente a Seattle, a una ragazza è stato permesso di portare a scuola degli ovetti di plastica pieni di dolciumi solo se avesse rinunciato a chiamarli Uova di Pasqua e li avesse descritti come Sfere di Primavera.

Pare che i bambini non abbiano considerato la cosa.

When I took them out of the bag, the teacher said, ‘Oh look, spring spheres’ and all the kids were like ‘Wow, Easter eggs.

Cosa dire? Vorrà dire che la colomba la chiameremo Panettone di Primavera!

Vado a mangiare le mie Sfere di Primavera Uova di Pasqua.

Tanti auguri a tutti voi!

giovedì 14 aprile 2011

Un ricordo dello Zio

Era qualche tempo che non pensavo a mio zio. Una frase che ho sentito oggi me lo ha ricordato. Oramai sono dieci anni che è passato si spera a una vita migliore.

Nei miei anni infantili, tenendo conto che mio padre era fuori tutto il giorno per lavoro e che a quei tempi, nell'intero isolato c'erano solo casa nostra, casa dei miei nonni e il sugherificio dove lavorava sia mio nonno che mio zio, capitava che passassi buona parte della giornata a dare noia a loro e agli operai.

Per molte cose, a posteriori, era simile al sottoscritto. Riservato, taciturno anche se sapeva sciogliersi quando si trovava in buona compagnia, pronto ad accendersi per un nonnulla e pronto a cadere lancia in resta piuttosto che rinunciare ai suoi principi e alle sue idee.

Verso i quindici anni passavo buona parte del pomeriggio ad aiutarlo nella sua nuova attività: un liquorificio. Mi piaceva mettere le bottiglie vuote sulla pedana che le portava via per farle uscire pronte alla vendita dall'altra parte.

Aveva l'abitudine di chiamarmi non per nome ma con l'appellativo di Artista, non perché fossi bravo a disegno o altro. Credo fosse un modo per mettere in risalto che una ne facevo e cento ne pensavo.

Era un po' piromane come il sottoscritto. Gli piaceva accendere un fuoco nel camino e passare delle ore a guardarlo; chissà cosa ci vedeva... Aveva recuperato una vecchia stufa con tanto di canna fumaria a forma di termosifone e lo aveva montato nel suo ufficio nella fabbrica e la teneva accesa dalla mattina alla sera.

Non sono più il bambino che ero, ma il suo modo di sembrare burbero e non esserlo mi è rimasto dentro.

Ciao Zio, spero tu stia bene.

lunedì 11 aprile 2011

Cose che avresti voluto da bambino...

Da bambino non ricordo cosa volessi.

Di certo non un fratellino o una sorellina, un cane (c'era il buon Ringo) oppure un gioco elettronico...

Mi ricordo che passavo i pomeriggi, dopo aver finito i compiti a far svolgere infinite battaglie ai miei soldatini che dovevano essere esclusivamente AirFix oppure Atlantic.

C'è chi invece voleva un cane e un camminatore imperiale AT-AT della Kenner. E da grande c'è riuscito....

AT-AT day afternoon from Patrick Boivin on Vimeo.

domenica 10 aprile 2011

alone again

sabato 2 aprile 2011

Quanti ricordi...

... a volte mi sento vecchio!